“La donna è al centro dei nostri progetti” – così esordisce la vice-Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’”Azienda (…)” dottoressa Michelina Cuciniello, di pari passo al Presidente Carlo Esposito ed al Direttore generale Francesco Leo. La festa della donna non deve essere solo una giornata di festeggiamenti e di ricordi, ma uno di quelli in cui la dimensione comunicativa deve essere più forte durante il quale la forma va unita alla sostanza, ed è su questo che si batte la Sarno Servizi Integrati. L’Azienda speciale del Comune di Sarno rivolge il suo sguardo all’”otto marzo – giornata internazionale della donna”, che celebra le sue conquiste nel mondo sotto i profili poltico, economico, culturale, oltre ogni distinzione etnica, linguistica, geografica.

Proprio partendo da questi principi, la Sarno Servizi Integrati guarda al futuro e si prepara ad espandere il proprio campo di azione.
Per ora l’azienda, pur contando su un numero esiguo di dipendenti, la metà è costituito da donne, selezionate per titoli e meriti. Questo a dimostrazione di quanto sia importante la donna nella nostra ottica aziendale, ma soprattutto il ruolo determinante che si ritaglia all’interno della nostra azienda, perché siamo convinti che un’azienda, degna di questo nome, deve puntare sempre più sulle donne e sulla loro grande intelligenza. E’ bene ricordare che le donne sarnesi sono state celebri per aver svolto la rivoluzione industriale nelle fabbriche tessili che fecero di Sarno la Manchester del Sud. E’ opportuno chiarire che i primi laboratori sorsero per una serie di contingenze favorevoli, e non per fatal combinazione. Gli opifici industriali di D’Andrea, Buchy & Strangman, Franchomme, Weermaels, Turner, Robustelli, Pepe, Glarner, furono voluti da uomini liberi e di buoni costumi, di ingegno raffinato, in catena d’unione oltreconfine, che richiamarono la scienza muratoria e meccanica universale per realizzare a Sarno un polo tessile importantissimo. A dare la svolta al completamento del processo industriale fu l’opera del vice-Presidente della Camera dei Deputati del primo Parlamento italiano Filippo Abignente, sarnese illustre. Il declino del polo tessile di Sarno fu causato dalla “crisi di sistema”, che si verificò durante la seconda guerra mondiale e che ha analogie con quella che oggi viviamo. Lo stesso Erich Fromm esordiva così: “la civiltà sta producendo macchine che si comportano come uomini e uomini che si comportano come macchine” cosicchè – volendo escludere le donne dalla regola grammaticale della prevalenza del maschile sul femminile, a cominciar da questa giornata – si auspica – per l’eccezione indicata, che saranno le (discendenti di quelle) donne sarnesi a fare la rivoluzione del terzo millennio e l’Azienda speciale SSI sarà il mezzo utile per il conseguimento del benessere e del buon vivere civile della collettività.

Avv. Antonio PEPE – Responsabile del C.d.A. per COMUNICAZIONI e P.R.