Sarno Servizi Integrati – "Azienda Speciale"

Villa Lanzara

Descrizione

Villa Lanzara oggi

Il complesso di Villa Lanzara del Balzo è un palazzo ottocentesco con ampio giardino, rifunzionalizzato dal comune di Sarno quale sede di attività culturali ed espositive.La costruzione di Villa Lanzara del Balzo è un processo che ha visto il recupero del complesso architettonico e la sua trasformazione in un contesto di pubblica cultura. Nel 1997, fu stipulato un contratto preliminare di acquisto, e a seguito delle frane del maggio 1998, parte delle risorse destinate al ripristino delle infrastrutture di Sarno furono stanziate per l’acquisto e la ristrutturazione della villa, operazione completata nel 2002. L’amministrazione comunale ha avviato diverse azioni per valorizzare questo bene, tra cui il restauro della dependance, ora caffè letterario, e il riallestimento di parti del palazzo principale per eventi e mostre. La storia della villa è stata raccontata anche attraverso una mostra fotografica, evidenziando il lavoro di storici e conservatori del patrimonio culturale, che hanno utilizzato fonti documentarie per narrare la complessità della sua storia e il suo valore culturale

I Grandi Giardini di villa Lanzara

Il grande giardino della Villa riveste un’importanza peculiare dovuta alla sua chiara ispirazione al giardino all’inglese di Caserta, realizzato dal grande botanico Graefer per Maria Carolina. Non a caso il giardino di Villa Lanzara pare sia stato progettato da uno degli allievi del noto botanico. Si tratta di un disegno altamente razionale, pur tra un apparente e selvaggio disordine. Il parco costituisce un episodio di notevole interesse anche dal punto di vista botanico per la grande varietà delle sue piantumazioni. Si contano circa ventisei tipi di camelie tra le quali una di centosettanta anni lunga dodici metri ed alta otto. Emergono inoltre per vetustà e interesse estetico un pino, una quercia e due bossi, uno dei quali è sagomato come facciata della Caffehaus, situata in fondo al parco. Nel complesso il parco si caratterizza per uno stile eclettico.

La storia

I proprietari originari della villa sono stati i Lanzara, una famiglia originaria di Lanzara, località nel Presenzano. Giuseppe Lanzara, in particolare, è menzionato come colui che ha voluto una lapide nel giardino della villa nel 1896 per segnare la proprietà ricevuta per volontà testamentaria dal padre Giovanni. La villa ei suoi possedimenti sono stati ereditati dalla famiglia Lanzara, che ha acquisito la proprietà attraverso la divisione dei beni dei fratelli Montoro nel 1791.

Il fondo dove sorgerà Villa Lanzara si trovava, in un’area a forte vocazione agricola posta a ridosso della città e, quindi, con grandi potenzialità economiche potendo svolgere una funzione di raccordo tra il centro antico e la pianura sottostante, tra Sarno e le città vicine. Dalla documentazione presente nell’archivio di famiglia apprendiamo che la prima idea di intervento sulla casa palaziata risale al 1896 e sembra prevedesse sostanzialmente lavori per la sanificazione del pianterreno e la razionalizzazione delle volumetrie.

In un appunto proprio del 1896 ritroviamo annotazioni dal volume dell’architetto Oreste Mottura per la realizzazione della nuova sede del parlamento nazionale dove si elencano i materiali da privilegiare per l’edificio: granito per i grandi colonnati; marmi per le colonne minori, scale e scaloni e pavimenti; ferro e bronzo per infissi e cancellate. Una selezione che ritroviamo osservando i particolari della nuova residenza voluta da Giuseppe Lanzara con la collaborazione dei due fratelli tecnici, Andrea e, soprattutto, Eduardo che approntò anche preventivi per il trasporto di pietre lavorate da Lecce sebbene si sia poi optato per i materiali locali. In prima s’incominciò nel maggio 1897 i lavori in marmo che coinvolsero Francesco Nasti di Napoli e il nocerino Giuseppe Maiorino: nel 1904 fu montata la scala con i gradini e i pianerottoli e, in seguito, furono realizzati i due balconi con colonnini del primo piano, posti in opera tra maggio 1906 (lato sud-ovest) e aprile 1907 (balaustra del balcone del lato nord-ovest). Per la decorazione pittorica del nuovo edificio, Giuseppe Lanzara, come aveva già fatto con il dipinto per l’altare privato, si rivolge all’ambiente artistico romano. Nel marzo 1902 viene steso un contratto per la realizzazione di tre soffitti dipinti con tele: si tratta delle sale al primo piano con la stanza della Pinacoteca nell’angolo sud-ovest. Le opere devono contenere, ciascuna, due figure a scelta del committente; inoltre l’artista dovrà dipingere due pareti ad encausto nel salotto a pianterreno con “vedute alla Poussin”.

I testi e le foto sono stati estratti dal libro “Una Villa in città” a cura di Antonio Milone e Rosario Petrosino, Labirinto Edizioni. (Volume edito in occasione della Mostra fotografica Una villa in città. Il complesso Lanzara-del Balzo per la cultura e il territorio, Sarno, Villa Lanzara-del Balzo, 9-30 marzo 2019).

Galleria di immagini


Modalità di accesso

Accesso consentito ai turisti e ai cittadini.

Come raggiungere Villa Lanzara:

In auto:

Autostrada A30 , a tre corsie, con svincolo a Sarno

Autostrada A3, con svincolo a Nocera Inferiore

In treno:

I collegamenti ferroviari con Napoli e Salerno sono garantiti dalla presenza della locale stazione ferroviaria F.S. e dalla Circumvesuviana

In aereo:

Gli aeroporti più vicini sono Napoli-Capodichino e Salerno.


Contatti

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